
Il Santuario di San Gabriele si trova ai piedi del Gran Sasso, nel comune di Isola del Gran Sasso in provincia di Teramo, ed è un luogo che racchiude curiosità, culto e, nei dintorni, percorsi naturalistici unici. Questo argomento può interessare sia adulti che ragazzi, e adesso andremo a vedere di cosa si tratta.
Religione: il santuario di San Gabriele in Abruzzo
Francesco Possenti (San Gabriele) nacque ad Assisi nel 1838. Durante una processione, nel 1856, Francesco sentì una voce interiore che lo invitava a lasciare la vita borghese per dedicarsi alla vita religiosa. San Gabriele prese i voti nella comunità passionista, anche se con molte difficoltà, a causa del padre che non era d’accordo. In seguito ad una vita piena di sacrifici e devozione fu proclamato santo da papa Benedetto XV nel 1920.
Il santuario di San Gabriele è diviso in due parti:
- Antico santuario, è la parte vecchia del santuario, dove possiamo trovare la tomba di San Gabriele, la basilica, e anche un piccolo museo dedicato al Santo
- Nuovo santuario, è stato costruito nel 1970 per via del continuo aumento dei pellegrini. Anche qui troviamo una basilica ed una cripta. Molto affascinante il fatto che sia un vero e proprio museo d’arte religiosa, in quanto al suo interno troviamo alcune opere davvero significative.
Percorsi naturalistici: San Gabriele, il Santuario immerso nel verde
Come accennato in precedenza, il Santuario di San Gabriele è meta di molti pellegrini, che spesso decidono di affrontare dei percorsi naturalistici, percorsi di cui il Santuario di San Gabriele è circondato. Inoltre da qui partono veri e propri itinerari naturalistici con mete come: le Grotte di Stiffe, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e le Gole del Salinello.
Curiosità: la festa dei 100 giorni nel Santuario di San Gabriele
Non tutti conosceranno questa festa, ma è uno dei pochi eventi che ogni anno attirano migliaia di giovani a recarsi a San Gabriele. Il termine “100 giorni” infatti sta a significare i 100 giorni che mancano agli esami di maturità. Questi studenti si accalcano in massa nel piazzale principale del santuario e, muniti di penne, quaderni, dizionari aspettano che vengano “benedetti”. I ragazzi si accampano davanti al santuario e la giornata diventa un continuo giocare, ridere e scherzare: per gli studenti abruzzesi è un’esperienza unica da vivere!